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Una raccolta fondi per finanziare la ricerca sulle malattie cardiovascolari. È l’iniziativa lanciata dalla Società Italiana di Chirurgia Cardiaca, attraverso la fondazione onlus «Cuore Domani». Dieci borse di studio da 15.000 euro ciascuna da destinare ad altrettanti giovani ricercatori per sviluppare, sia in Italia che all’estero, ricerche innovative sulle patologie legate al cuore o per formare nuovi specialisti delle tecniche non invasive di intervento al sistema cardiovascolare. Attraverso il numero 45587 si può donare da 2 a 5 euro mandando un sms da cellulare o con una chiamata da rete fissa.

Le malattie cardiovascolari colpiscono in maniera particolare gli anziani e di conseguenza sono destinate a crescere nel tempo con l’aumento dell’aspettativa di vita media ma conosciamo ancora poco sui meccanismi biologici alla base di queste patologie. Per questo, cinque delle dieci borse di studio finanziate dalla raccolta fondi di «Cuore Domani» saranno destinate a quei ricercatori che si dedicheranno allo studio dei processi molecolari che originano le malattie coronariche, valvolari e aortiche. Le altre cinque, invece, serviranno a chi effettuerà un periodo di training per il trattamento transcatetere, ovvero un metodo non invasivo di intervento sulla patologia valvolare o aortica.

«Trattamenti di questo tipo consentono di ridurre o addirittura abolire l’incisione chirurgica – spiega Alessandro Parolari, presidente della fondazione «Cuore Domani» – In questo modo si minimizza il trauma che consegue alla procedura stessa. Abbiamo bisogno di una nuova generazione di cardiochirurghi che sia sempre più competente e preparata in queste tecniche alternative – rimarca Parolari -, e che soprattutto confrontino rischi e benefici di queste procedure per poter fornire ai nostri pazienti anziani la soluzione migliore, a minor rischio, e più efficace per il loro problema”.