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Dopo l’ultimo verdetto contro la Johnson & Johnson, condannata a pagare un maxi-risarcimento da 4,7 miliardi di dollari perché il suo talco è stato collegato all’insorgenza del cancro alle ovaie in 22 donne, torna alla ribalta la fobia per questa popolare «polverina bianca» tanto amata già dalle nostre nonne.

In effetti, l’uso del talco è noto sin dall’antichità. Si tratta di un minerale, precisamente un silicato di magnesio, molto diffuso sulla Terra. Lo usano da anni donne, bambini e anche gli uomini.

Tuttavia, negli ultimi anni molti sono i dubbi sulla sua sicurezza, alcuni giustificati e altri no. Proviamo a fare un po’ di chiarezza sui rischi e sui benefici.

Tutte le donne che usano o hanno usato il talco devono preoccuparsi di ammalarsi di cancro?

«Assolutamente no», risponde il ginecologo Claudio Giorlandino, direttore generale dell’Italian college of fetal maternal medicine. «E’ stato solo ipotizzato - spiega - che l’uso quotidiano nelle donne sia legato a un aumento del carcinoma dello endometrio. Ma mai è stata dimostrata una sua responsabilità sul carcinoma delle ovaie».

La decisione del tribunale americano, quindi, non si baserebbe su alcun dato certo. «La documentazione è ampia e molto controversa, ma i magistrati l’hanno ritenuta valida per risarcire», dice l’esperto. Questo non vuol dire quindi che dobbiamo preoccuparci. «Per quanto riguarda, invece, il tumore dello endometrio certamente l’uso quotidiano del talco nelle parti intime, soprattutto nelle donne obese, a rischio di carcinoma dello endometrio, non è da consigliare», aggiunge Giorlandino.

Quali sono i pericoli reali dell’utilizzo del talco?

«Il rischio è essenzialmente per inalazione», dice l’esperto. «Il talco che è un minerale di origine secondaria già presente in natura nelle rocce eruttive e può contenere certamente delle piccole quantità di sostanze pericolose quali possono essere il quarzo o l’asbesto», aggiunge. Il talco quindi può creare problemi alle vie respiratorie, soprattutto quelle piccole e delicate dei bambini.

«Sappiamo che tra i minerali che sono contenuti in quantità anche infinitesimale, nel talco, vi è la asbesto che, se utilizzato tutti i giorni può in soggetti particolarmente predisposti determinare rischi per i polmoni e lo svilupparsi di un tumore molto aggressivo della pleura che il mesotelioma», conferma Giorlandino.

Ci sono alternative sicure per i bambini?

In realtà, basta usare qualche accortezza: limitarne l’utilizzo, usarlo in piccole dosi e cospargerlo prima sul palmo della mano e poi distribuendolo sulla pelle. Ma per essere sicuri di evitare l’accidentale inalazione, è stato inventato il talco liquido, un’emulsione con le stesse proprietà assorbenti, quelle cioè che hanno portato molte mamme a utilizzare spesso la «polverina bianca» dopo il cambio del pannolino o il bagnetto.

In alternativa, si possono usare polveri di origine vegetale, come amido di riso, farina d’avena o amido di mais, che è comunque meglio sempre cercare di non fare inalare.

Quali sono i vantaggi del talco nei bambini?

«Il talco, soprattutto se unito all’acido borico, è un ottimo anti-infiammatorio e lenitivo contro irritazioni cutanee», spiega l’esperto. «È bene però che non lo si utilizzi dove la cute è macerata», aggiunge. Meglio quindi utilizzarlo, secondo Giorlandino, in piccole quantità e essenzialmente nelle parti più soggette a sfregamento.

Quali sono i vantaggi del talco per gli adulti, donne e uomini?

I suoi benefici derivano dal suo forte potere assorbente. E’ quindi ottimo utilizzarlo prima della depilazione, perché permette di far aderire meglio la cera e di rendere meno doloroso lo strappo.

Oppure è una buona alternativa allo shampoo secco, per assorbire l’eccesso di sebo di chi ha i capelli grassi e ritardare il lavaggio dei capelli di qualche giorno.

Infine, può essere utilizzato per profumare la pelle dopo il bagno o la doccia. Ma è raccomandabile evitare il suo utilizzo per deodorare le ascelle visto che non ha nessun potere battericida e, di conseguenza, efficacia sul cattivo odore.

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