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PNASSecondo uno studio clinico, tratto dalla rivista "PNAS" e condotto dall'universita' di Oxford, le vitamine potrebbero essere un rimedio anti–alzheimer, nello specifico quelle del gruppo B che hanno la funzione di proteggere il cervello degli anziani dalla demenza  e dalla perdita di materia grigia connessa allo sviluppo dell'Alzheimer.

I ricercatori  hanno osservato inizialmente circa 233 persone, successivamente, fino alla fine dello studio, altre 156 persone over 70 con lieve deficit cognitivo.  Il Dottor Gwenaelle Douaud spiega come il trattamento sia  stato effettuato per meta' di loro con vitamine del gruppo B (B12, acidoo folico, B6) per una durata complessiva di due anni (la cura e' stata pensata per abbassare la concentrazione di omocisteina che e' legata a perdita di materia grigia) mentre l'altra meta' con placebo.

Si e' notato che le vitamine, in particolar modo la B12, erano importanti per rallentare la perdita di materia grigia fino a sette volte in regioni specificatamente colpite dal processo neurodegenerativo dell'Alzheimer.
L'effetto e' più o meno evidente a seconda dei livelli iniziali di omocisteina: il trattamento e' stato molto soddisfaciente per quegli anziani che avevano alti livelli di omocisteina.

Il Dottor Douaud spiega, come le vitamine del gruppo B portino a una riduzione di omocisteina che a sua volta riduce la perdita di materia grigia e quindi rallenta il declino cognitivo.