Una vita dedicata alla scienza: si può riassumere così il percorso umano e accademico di Stefania Spanò. Si laurea in Scienze Biologiche all’Università di Bologna, consegue il Ph.D. in Life Sciences della Open University presso il Mario Negri Sud a Santa Maria Imbaro (CH). Nel 2006, terminato il dottorato, Stefania e il marito Massimiliano Baldassarre, ricercatore anche lui e formatosi anche lui al Mario Negri Sud, partono per l’Università di Yale, CT, USA, dove trascorrono 9 anni della loro vita: nasce anche la loro unica figlia, Isabella. Nel 2013 la famiglia si trasferisce ad Aberdeen, Scozia poiché la dott.ssa Spanò ottiene la carica di Senior Lecturer. In breve diviene Professore Ordinario di Microbiologia, e co-direttore del programma di Microbiologia e Immunologia; fonda e dirige un nuovo centro universitario per lo studio dei batteri e della loro interazione con l’uomo. Ottiene il prestigioso grant europeo ERC, raggiungendo grandi progressi. Improvvisamente però, il 3 settembre 2019 la professoressa viene a mancare a causa di un aneurisma cerebrale.

Perché istituire una borsa di studio

Da questa tragedia, così improvvisa e inspiegabile, Massimiliano Baldassarre, ha provato a uscire anche attraverso l’istituzione di una borsa di studio intitolata alla memoria della moglie, da assegnare a una giovane ricercatrice abruzzese o molisana, sicuro così di rispettarne la volontà. Massimiliano ha cercato un modo per tenere vivo non solo il ricordo della moglie, ma di offrire un’opportunità a una persona abruzzese o molisana che voglia dedicare la propria vita alla ricerca, in un territorio che di opportunità in questo campo ne offre davvero poche.

Mario Negri Sud: una realtà chiusa da anni

Il Mario Negri Sud, la struttura che tanto aveva contribuito alla formazione scientifica della professoressa Spanò, infatti, ormai è chiusa da anni. L’Ente, nato nel 1980 e attivo dal settembre 1987, nella sede di Santa Maria Imbaro, è stato posto in liquidazione il 10 marzo 2015, a causa di gravi problemi economici. Il centro ricerche è chiuso, il personale disperso, le attrezzature in gran parte vendute, così come buona parte degli arredi. Tra poco la struttura sarà messa all’asta. Una vera disgrazia per un’istituzione che ha formato molte centinaia di giovani, abruzzesi e non, dato lavoro a centinaia di persone, creato professionalità, diffuso la cultura scientifica nelle scuole e tra la popolazione, dato vita ad importanti ricerche nel campo dei tumori, infiammazione e patologie cardiovascolari, diabete, malattie neurologiche e altre patologie, attirando nel piccolo paese di Santa Maria Imbaro, ricercatori e studenti da tutto il mondo. La struttura non ha più molte speranze di tornare a vivere e fare ricerca, dopo tanti anni di abbandono.

Fondazione Abruzzese per le Scienze della vita Onlus

Tutto quello che è rimasto della struttura è la Fondazione Abruzzese per le Scienze della Vita ONLUS, che persegue gli stessi obiettivi della Fondazione Negri Sud ONLUS: stimolare la ricerca biomedica e diffondere la cultura scientifica in Abruzzo. L’Abruzzo ha tre Università, con due facoltà di Medicina, una facoltà di Scienze e una di Farmacia. Fino a poco tempo fa aveva anche 5 centri di ricerca, per la maggior parte chiusi. «Nelle facoltà universitarie scientifiche e mediche di Chieti, L’Aquila e Teramo non manca la possibilità di fare ricerca ed esistono numerosi giovani preparati e interessati. Quello che manca spesso è lo stimolo a uscire dai confini regionali e misurarsi con la ricerca scientifica internazionale» dice la Dott.ssa Poggi, Segretaria della Fondazione Abruzzese per le Scienze della vita ONLUS ed ex ricercatrice del Negri Sud. è proprio questo l’intento della borsa di studio “Trampolino di Lancio” (Career Springboard Scholarship) intitolata a Stefania Spanò. La Fondazione ha recentemente avviato una raccolta fondi proprio per tale borsa di studio; in poco più di due mesi, oltre 200 persone, di almeno 10 Paesi diversi da tutto il mondo, hanno donato fino a 16.000 (sedicimila) euro. Per raccogliere soldi sufficienti e per non fermarsi alla prima edizione dell’iniziativa come spiega Massimiliano Baldassarre è fondamentale: «Continuare nella raccolta fondi, così da finanziare ogni anno il percorso di crescita professionale di una giovane ricercatrice». «Il programma è stato inserito nel contest #Givingtuesday, che premia con un sostegno economico i progetti solidali.

Giornata Mondiale dedicata al dono

«#GivingTuesday è la giornata mondiale dedicata al dono; un giorno in cui tutte le persone sono incoraggiate a partecipare a progetti di solidarietà e intraprendere azioni per rendere questo mondo migliore- spiega ancora la dott.ssa Poggi che aggiunge: - si tratta di un invito a donare nel senso più ampio del termine, che si tratti di denaro, oggetti, tempo, ma anche voti!». Il movimento, nato negli Stati Uniti e diffuso nel mondo, è arrivato in Italia nel 2017. Nel 2019 l’iniziativa, sul nostro territorio ha raggiunto successi insperati: più di 120.000 le visite sul sito, per informarsi e votare gli oltre 270 progetti presenti. Fra questi vi è anche il progetto dedicato alla borsa di studio in memoria di Stefania Spanò: A tutt’oggi, data di scadenza del bando, sono stati raccolti 492 voti; il progetto si è piazzato al 4° posto della categoria Salute e Ricerca. Le premiazioni avverranno il 20 gennaio prossimo.

Il bando per partecipare

La borsa di studio “Trampolino di Lancio Stefania Spanò” è destinata ad una giovane ricercatrice abruzzese o molisana, o comunque fortemente legata a questo territorio, fresca di laurea, che voglia misurarsi con la ricerca scientifica in un ambiente internazionale. «In questo modo la borsa di studio potrà costituire un trampolino di lancio per la carriera scientifica, così come è stato per Stefania l’apprendistato al Negri Sud. La ricerca svolta al Negri Sud, che all’epoca era un centro innovativo, molto vivace e internazionale, ha cambiato per sempre la vita di Stefania» dice Massimiliano Baldassarre.

Il bando, che uscirà entro il mese di gennaio, è riservato ad una giovane ricercatrice, che possa dimostrare il suo legame con l’Abruzzo o il Molise (regione d’origine della professoressa Spanò) e la motivazione per la ricerca, che abbia conseguito la laurea di secondo livello in discipline scientifiche da non più di due anni dalla scadenza del bando e che voglia trascorrere un periodo di sei mesi di ricerca all’estero, per svolgere un progetto di ricerca in biologia cellulare e/o microbiologia molecolare. è in preparazione una lista di laboratori esteri disponibili ad accogliere la ricercatrice. La borsa di studio, dell’ammontare di 12.000 euro, 10.800 euro di salario e 1.200 euro di rimborso spese, per la durata di un semestre, potrà essere usufruita entro il 30 giugno 2021.

Per informazioni scrivere a info@abruzzoscienza.it o consultare il sito www.abruzzoscienza.it