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L'immagine di un virusLONDRA - Il rischio di una una nuova pandemia torna a minacciare l'intera popolazione mondiale.

Infatti, il noto virologo britannico John Oxford del Queen Mary Hospital di Londra ha reso noto, tramite un comunicato stampa, che entro cinque anni una pandemia di origine animale potrebbe infettare l'umanità con effetti potenzialmente catastrofici.

Il team del professore ha recentemente scoperto un nuovo virus sconosciuto, i cui sintomi e modi di trasmissione sembrano in tutto e per tutto simili alla Sars, ma decisamente più pericoloso.

L'allarme è scattato in seguito alla morte di due uomini, un 32enne anni di Glasgow e un 49enne originario di Londra da poco tornato dal Qatar, provocata da una malattia virale trasmessa, come successivamente si è scoperto, da alcune zecche che si trovano sugli animali domestici e selvatici di Africa e Asia. Entrambi gli uomini, messi subito in quarantena, presentavano gli stessi sintomi con febbre alta, tosse grave e serie difficoltà nella respirazione, facendo inizialmente pensare che si trattasse della Sars.

A questo punto un'equipe di scienziati internazionali, incrociando i dati con quelli provenienti da altri istituti di ricerca, sono riusciti a stabilire di trovarsi davanti ad un nuovo virus di cui prima d'ora non si conosceva l'esistenza, ma che già nel 2009 avrebbe causato due vittime nella Repubblica democratica del Congo.

A spaventare soprattutto gli esperti è che i sintomi del nuovo virus, a differenza di quelli della Sars, potrebbero non essere evidenti prima della diffusione dell'infezione.

Quindi, adesso esiste il rischio che la popolazione mondiale potrebbe fare nuovamente i conti con una nuova pandemia letale, come l'influenza spagnola, la più grande mai registrata finora, che tra il 1918 e 1919 provocò la morte di oltre 50 milioni di persone. Tuttavia, per il momento, si tratta soltanto di ipotesi ancora tutte da verificare, perciò non bisogna lasciarsi andare ad inutili allarmismi.