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Molte persone hanno problemi a dormire o possono svegliarsi in certe ore della notte senza sapere il motivo. Per alcune è diventata quasi un’abitudine e non ci pensano quasi più. Ma le difficoltà ad addormentarsi o i risvegli durante la notte possono essere un messaggio che il nostro corpo ci sta mandando. Un messaggio profondo che per secoli si è cercato di decifrare. Ci ha provato la medicina tradizionale cinese e ci sta provando ancora la scienza. Due approcci alla medicina diversi che però sul sonno sembrano avere molti punti in comune.

LA QUALITA’ DEL SONNO E’ UN INDICATORE DEL BENESSERE FISICO E MENTALE

Seppur fondate su basi diverse, sia la medicina tradizionale cinese che la medicina fondata esclusivamente sulla ricerca scientifica concordano nel ritenere che svegliarsi a una certa ora durante la notte possa significare che il corpo stia comunicando problemi legati al benessere generale. E ogni risveglio può avere un significato specifico.

«In maniera non molto dissimile dall’interpretazione fornita dalla medicina tradizionale cinese, oggi sappiamo molto bene che i quadri psicologici, senza arrivare a parlare di vere proprie patologie psichiatriche, possono influenzare molto pesantemente il sonno, determinando dei quadri anche importanti di insonnia», dice Cherubino Di Lorenzo, neurologo presso il Centro Cefalee Istituto Neurotraumatologico Italiano .

DIFFICOLTA’ AD ADDORMENTARSI E RISVEGLI NOTTURNI:STRESS E RABBIA

Quello di non riuscire ad addormentarsi è un problema comunissimo. Lasciarsi andare al sonno nelle ore che vanno dalle 21 alle 23 è diventato per molti un’utopia. Quando succede, secondo la medicina tradizionale cinese, significa che corpo e mente ci comunicano di essere sottoposti a un forte stress. Mentre coloro che tendono a risvegliarsi tra l’1 e le 3, dopo essersi addormentati, sarebbero vittime della rabbia, qualcosa che pare avere conseguenze anche sul fegato. Non è tanto diverso neanche per la medicina moderna.

«In generale, sappiamo che una difficoltà ad addormentarsi o un risveglio molto precoce che avviene nelle prime due o tre ore dopo l’addormentamento può essere legato ad un problema di ansia o l’incapacità di gestire forti stress emozionali», dice Di Lorenzo.

«In pratica è come se il cervello non riuscisse a staccare la spina - continua - e quindi viene meno quel sano rilassamento che ci accompagna verso l’addormentamento. Certe volte la persona è talmente stanca che riesce ad addormentarsi ma dopo aver fatto un intenso riposo iniziale si risveglia perché riaffiorano le preoccupazioni».

I RISVEGLI A META’ NOTTE POSSONO INDICARE TRISTEZZA E DEPRESSIONE

I risvegli che avvengono tra le 3 e le 5 del mattino sono per la medicina tradizionale cinese strettamente correlate alla tristezza e al benessere dei polmoni. Ecco perché per riaddormentarsi si raccomanda di concentrarsi su pensieri felici, respirare profondamente e chiudere gli occhi. La medicina moderna sembra altrettanto convinta che i risvegli a metà notte siano associati a emozioni negative.

«Questi tipi di risvegli possono essere legati a quadri più o meno gravi di depressione o comunque a forti preoccupazioni e stati di tristezza», dice Di Lorenzo. «In sostanza, riaffiora l’angoscia durante le ore notturne e questa impedisce alla persona di rimanere all’interno della ciclicità tipica dei ritmi del sonno», aggiunge.

RILASSARE MENTE E CORPO AIUTA A MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL SONNO

La buona notizia è che sia la medicina tradizionale cinese che quella moderna propongono una serie di rimedi. Sono misure diverse, ma tutte basate sulla necessità di rilassare sia il corpo che la mente. Per la medicina tradizionale cinese un aiuto potrebbe arrivare dall’agopuntura, da un pediluvio caldo e da un’alimentazione più naturale. Qualcosa che loro spiegano parlando di meridiani ed energia che non hanno nulla a che vedere con la scienza. Per la medicina moderna, invece, si tratta di tenere conto di tutte le possibili cause dell’insonnia.

«Come quelle legate a una pessima igiene di vita», dice Di Lorenzo. «Basti pensare alle persone che mangiano molto tardi o fanno attività fisica intensa la sera, le persone che passano ore a giocare a videogame molto coinvolgenti prima di andare a letto, o più banalmente i lavoratori turnisti e i genitori di figli molto piccoli che impediscono di dormire la notte. Tutte queste cause legate all’igiene di vita - continua - andrebbero corrette prima di affrontare un inquadramento del disturbo del sonno, propedeutico poi ad un eventuale terapia farmacologica».

LA QUALITA’ DEL SONNO E’ FONDAMENTALE PER LA SALUTE FISICA E MENTALE

«Il sonno rappresenta circa un terzo della vita di ciascun individuo ed è una parte fondamentale di essa, che purtroppo viene molto spesso trascurata, sottovalutata, eccessivamente contratta ed inquinata da stili di vita sbagliati», dice Di Lorenzo.

«La buona qualità del sonno è fondamentale perché durante il riposo - continua - il nostro cervello non viene spento ma funziona quanto, o forse di più, quando siamo svegli e svolge importantissime attività di routine e rigenerazione che non possono essere messe in atto durante la veglia, quindi diciamo che si opera un’importante attività di manutenzione che ci consente di affrontare correttamente la giornata successiva».

Non è quindi un caso che il sonno venga ritenuto molto importante anche in forme primordiali e tradizionali dell’arte medica, come appunto è il caso della medicina cinese. Assicurarsi una buona qualità del sonno significa quindi migliorare il proprio benessere fisico e mentale.

«Ciò che ad esempio determina il risveglio precoce e una mancata buona qualità complessiva del sonno che pertanto risulterà essere non ristoratore e influenzerà negativamente la giornata successiva», conferma Di Lorenzo.

«In entrambi i casi si installano dei veri e propri circoli viziosi per cui il sonno di pessima qualità peggiorerà la giornata che si deve affrontare, portando ad aggravare il quadro psicologico che a sua volta influenza era ancora più negativamente la qualità del sonno», conclude.