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I medici che sconsigliano i vaccini infrangono il codice deontologico, e vanno incontro a procedimenti disciplinari che possono arrivare alla radiazione. Lo ha affermato la Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) presentando il Documento sui vaccini, approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale lo scorso 8 luglio, e presentato oggi a Roma. «Noi siamo pronti a fare la nostra parte - ha spiegato il segretario Luigi Conte -, sono già in corso e sono stati fatti procedimenti disciplinari per medici che sconsigliano i vaccini. Si può arrivare anche alla radiazione».

SPECIALE INTERATTIVO LA STAMPA: CINQUE RISPOSTE CHIAVE SUI VACCINI

Vietare il nido ai bambini non vaccinati

Favorire le vaccinazioni in Italia, prevedendo «l’impossibilità dei figli a frequentare la scuola durante i periodi epidemici, la non iscrivibilità all’asilo nido, ed eventualmente l’assicurazione contro danni da mancata vaccinazione». Richiamare il Governo «all’adozione di provvedimenti per estendere le vaccinazioni a chiunque sia presente sul territorio nazionale». Sono alcune delle proposte del documento . La presa di posizione della Fnomceo contro il crescente fronte degli “antivax” punta a coinvolgere non solo tutti i medici, ma i decisori pubblici, le istituzioni, i legislatori, i magistrati, i ricercatori, i comunicatori e, soprattutto, i pazienti e i cittadini tutti.

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Campagne mirate a livello nazionale

La Federazione propone di intensificare la campagna per l’adesione del personale sanitario alla vaccinazione, intensificare le campagne per valorizzare il ruolo del medico nella promozione delle vaccinazioni, riconfermare l’obbligo dei medici di collaborare all’attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica, migliorare la comunicazione in campo vaccinale nei confronti dei cittadini-utenti per favorire la partecipazione attiva e consapevole della popolazione ai programmi vaccinali, garantire l’omogeneità delle campagne vaccinali a livello nazionale.

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Valutazione a 18 anni dei soggetti non vaccinati

Fra le proposte quella di chiamare, al raggiungimento della maggiore età, i soggetti non vaccinati per illustrare la loro situazione immunitaria e raccogliere il loro orientamento decisionale, ma anche quella di favorire il superamento del disallineamento tra scienza e diritto, sollecitando, di fronte al possibile ripetersi di sentenze che stabiliscono per giurisprudenza la correlazione tra vaccini e autismo, fondate su singole attestazioni mediche, il ministero della Salute e le autorità competenti a presentarsi in giudizio in collaborazione con il pubblico ministero e a impugnare tali provvedimenti con effetto immediato fin dal primo grado di giudizio.

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Per la Federazione è indispensabile favorire un’alleanza fra i cittadini e i decisori pubblici per gestire correttamente il sovraccarico di informazioni fuorvianti presenti su internet e riportare il dibattito nei limiti della correttezza metodologica, formando ricercatori e medici alla divulgazione scientifica, migliorando le basi cognitive con cui i cittadini affrontano le notizie scientifiche.

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