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Una sala operatoriaCAGLIARI - Per la prima volta al mondo un'equipe interamente composta da personale dell'ospedale Brotzu di Cagliari ha impiantato una particolare endoprotesi a un paziente affetto da aneurisma dell'arco aortico e inoperabile.

L'operazione chirurgica è stato eseguito secondo la tecnica tradizionale "aperta".

La protesi, che è formata da un corpo principale per l'aorta e due branche dirette ai vasi cerebrali per mantenere la vascolarizzazione del cervello, è stata posizionata con tecnica mini-invasiva per mezzo di accessi dall'inguine e dal collo.

Questa endoprotesi è un'evoluzione di quella utilizzata per un intervento simile nel febbraio scorso che, rispetto all'attuale, era dotata di un'unica branca. Il vantaggio della protesi attuale sta nel permettere una miglior vascolarizzazione del cervello attraverso due branche piuttosto che un'unica via.

I principali autori dell'intervento sono stati il direttore della Chirurgia Toraco-Vascolare Stefano Camparini, Luigi Pibiri dello stesso reparto, Claudio Ganau del Servizio di Radiologia, gli anestesisti Maurizio Cocco e Gianluca Noto.

Previ contatti avvenuti a Barcellona e Miami tra componenti dell'equipe sarda e gli ingegneri progettisti dell'endoprotesi, si è messa a punto la metodica endovascolare che è stata eseguita con successo alla presenza degli ingegneri americani.

"Si tratta di una tecnica molto innovativa - ha spiegato il dottor Camparini - che abbiamo utilizzato per la prima volta al mondo. L'intervento è riuscito perfettamente, il paziente ha avuto un decorso postoperatorio regolare e i controlli effettuati hanno confermato il buon risultato dell'intervento".