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L’antipiretico è il farmaco per abbassare la febbre, sintomo che segnala che l’organismo umano ha messo in atto un meccanismo di difesa nei confronti di un’aggressione esterna che può essere stata innescata anche da un virus o da un batterio.

Decidere di intervenire sulla febbre non appena si nota un rialzo non è consigliabile né negli adulti, né nel bambino. Bisognerebbe ricorrere agli antipiretici solo se la temperatura supera i 38,5°C e se si avverte una situazione di particolare dolore e disagio.

QUALI SONO GLI ANTIPIRETICI

Evidenziano proprietà antipiretiche tutti i farmaci appartenenti alla famiglia dei FANS ovvero Farmaci Antinfiammatori non Steroidei, capaci, grazie al loro meccanismo d’azione, di provocare vasodilatazione e sudorazione periferica per inibizione della sintesi delle prostaglandine.

Il principio attivo più usato è sicuramente il paracetamolo che trova indicazione anche nei neonati. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ricorda che in sua assenza si può ricorrere all’ibuprofene, mentre al di sotto dei 12 anni non si deve mai somministrare con funzione antipiretica, l’acido acetilsalicilico per evitare il rischio di sindrome di Reye, una condizione poco comune, ma potenzialmente molto grave e imprevedibile. Si può utilizzare il solo paracetamolo anche in caso di febbre in gravidanza.

COME VANNO SOMMINISTRATI

Per quale via di somministrazione l’antipiretico risulta più efficace? Generalmente si consiglia sempre di assumere formulazioni che possano essere prese per bocca quindi compresse, granulato effervescente, gocce o sciroppi per l’età pediatrica perché in questo modo si riesce a garantire un profilo di concentrazione di principio attivo nel sangue più omogeneo. La via rettale, le classiche supposte, può essere prese in considerazione sia negli adulti sia nei bambini, solo in presenza di vomito e quindi di inacessibilità della via orale.

QUALE INTERVALLO DI SOMMINISTRAZIONE E QUALE DOSAGGIO

Gli antipiretici andrebbero somministrati ogni 6-8 ore tenendo conto del peso del paziente. In caso di somministrazione di preparazioni liquide nei bambini la raccomandazione, solitamente, è di dare una dose pari a un terzo del peso corporeo. Per adulti e bambini è bene non superare la dose massima giornaliera consigliata e bisogna ricordare che non sembrano esserci vantaggi di sorta nell’alternare la somministrazione di paracetamolo con quella dell’ibuprofene.

DA 500 O DA 1000?

Per fare un semplice esempio delle dosi consigliate in caso di stati febbrili, possiamo dire che una pasticca a base di paracetamolo da 500mg si assume se si ha un peso corporeo al di sotto dei 50 kg. Quella da 1000 è consigliata per quanti pesano dai 55 kg in su. Va presa ogni 8 ore e anche ogni 6, se si pesa sopra i 60 kg .

Infine, diciamo che non sembra esservi un particolare fondamento nell’affermare che se l’antipiretico si dimostra subito efficace probabilmente la febbre è di origine virale, mentre se accade il contrario si tratta di origine batterica. A questo proposito è bene precisare che gli antibiotici non hanno azione antipiretica e quindi la loro somministrazione non aiuta ad abbassare la temperatura corporea elevata.

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