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lastra neonato con corpo estraneoPer ingestione di un corpo estraneo da parte di un neonato o bambino si intende l'ingestione di piccoli oggetti come; monetine, bottoni, piccole parti di giochi, spille, fermacapelli ecc. In genere l'arco temporale in cui questi episodi si presentano più frequentemente sono compresi tra uno e sei anni. La gravità dell'atto ed i conseguenti interventi variano a seconda del tipo di oggetto e della sua grandezza. Se ad esempio l'oggetto in questione è grande circa 2 cm e non è tossico non vi sono particolari difficoltà e tra i due ed i quattro giorni l'oggetto verrà espulso attraverso le feci. Al contrario se l'oggetto è grande questo puo' fermarsi nell'esofago causando difficoltà nella deglutizione, dolore all'altezza dello sterno con presenza di salivazione profusa, se l'oggetto si ferma nello stomaco od intestino le conseguenze sono dolori addominali con possibiltà di vomito.

In caso di oggetto appuntito questo può conficcarsi dappertutto e quindi fermarsi in qualsiasi tratto dell'apparato digerente, ferire la parte interessata con conseguente sanguinamento e nei casi più gravi peritonite. si fermi nello stomaco od intestino. Un attenzione particolare è rivolta all'ingestione di piccole pile, il monito è degli operatori di soccorso pediatrico; blsd pediatrico, i quali affermano come i bambini scambino le piccole pile per caramelle e le ingoino tranquillamente, i sintomi vengono rivelati con molto ritardo con uno stato di malessere generale dovuto alla presenza di sostanze corrossive che in grado di perforare la parete dell'esofago, dello stomaco o dell'intestino, causando dolore, fuoriuscita di sangue o peritonite.

In tutti questi casi è bene avvertire il proprio pediatra anche se vi sia solo il sospetto che possa essere successo, nei casi in cui sia certa la pericolosità dell'oggetto ingerito, o siano presenti sintomatologie importanti, ci si deve rivolgere il più presto possibile al pronto soccorso. Al contrario se l'oggetto ingerito è innocuo, è bene sempre controllare le feci nei giorni successivi e comunque avvertire il proprio pediatra.