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In questo studio sono stati confrontati gli esiti del trapianto di cellule staminali ematopoietiche in 98 pazienti (età  = 55 anni) affetti da leucemia mieloide acuta (AMS) e sindromi mielodisplastiche (MDS). In particolare, i pazienti sono stati sottoposti ad infusione di staminali ematopoietiche da donatore famigliare compatibile (n=38) o di cellule staminali del cordone ombelicale da donatore non compatibile (n=60) in un regime di condizionamento a ridotta intensità. A seguito del trapianto, il tasso di sopravvivenza osservato era del 37% per i pazienti sottoposti a trapianto di staminali da donatore compatibile e del 31% a seguito di trapianto di staminali cordonali da donatore non compatibile. In aggiunta, la tipologia di cellule trapiantate non ha influenzato parametri quali tasso di sopravvivenza in assenza di leucemia, comparsa di recidive e mortalità collegata al trattamento. Ne consegue quindi che l’applicazione di cellule staminali da cordone ombelicale, ottenute da donatore non compatibile, risulta essere un’opzione terapeutica possibile per quei pazienti affetti da leucemia mieloide acuta e mielodisplasie che non hanno a disposizione un donatore fratello compatibile.

Fonte: Bone Marrow Transplantation