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In questa ricerca sperimentale è stata verificata, in un modello murino di trauma cerebrale, la capacità delle cellule staminali mesenchimali da cordone ombelicale umano (hCB-MSCs) di: (1) ridurre le conseguenze post-traumatiche, (2) migrare nell’area danneggiata e (3) indurre mutamenti clinicamente rilevanti nel sito in cui sono state immesse. A distanza di 24 ore dall’induzione artificiale del trauma cerebrale, le cellule staminali del cordone ombelicale hanno determinato, negli animali sottoposti a trapianto, un miglioramento precoce e duraturo nelle capacità senso-motorie. Ad un mese dall’induzione del danno, gli animali trattati hanno esibito sia una riduzione del deficit dell’apprendimento sia una riduzione, in termini di estensione, dell’area cerebrale danneggiata. Le hCB-MSCs, a sette giorni dalla comparsa del danno, hanno esibito l’abilità di migrare nel sito leso, sopravvivendo in questo fino a 5 settimane. In aggiunta, la somministrazione di hCB-MSCs ha determinato, dopo tre giorni dall’induzione del trauma, un incremento nella quantità di fattori neurotrofici nel sito leso e, dopo sette giorni, ha promosso una attivazione non-fagocitica della microglia. A 35 giorni dall’induzione del trauma, è stata osservata una minor presenza di cicatrici gliali attorno all’area cerebrale danneggiata in topi trattati con hCB-MSCs rispetto a topi non trattati. Le hCB-MSCs risultano quindi in grado di indurre miglioramenti neurologici responsabili della riduzione delle conseguenze di traumi cerebrali.

Fonte: Critical Care Medicine