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aborto-internoL'aborto Interno

L'aborto interno fa parte delle patologie del primo trimestre di gravidanza, si presenta quando all'interno l'embrione non è più vitale ma la sua espulsione non avviene in modo repentivo. In questo periodo, in cui non avviene l'espulsione, che in genere varia da qualche giorno a qualche settimana si ha una modificazione dell'embrione non in vita. In caso di interruzione precoce, ossia se l'interruzione avviene nelle prime settimane, l'embrione ormai privo di vitalità può essere riassorbito, al contrario in caso l'interruzione sia tardiva si può andare incontro a disidratazione e mummificazione. Dal punto di vista clinico la diagnosi viene eseguita da un medico specialista il quale riesce a constatare attraverso delle visite a distanza di tre o quattro settimane l'arresto dell'accrescimento uterino, inoltre lo stesso specialista può avvalersi di uno o più esami ecografici, nonché del riscontro con esami di laboratorio. La donna in gravidanza in cui questa patologia si manifesta in genere è una donna che ha già avuto minacce d'aborto, con il passare del tempo si accorge che il suo addome non cresce e che i seni regrediscono ed in alcuni casi possono comparire delle perdite vaginali scure. In alcuni casi può manifestarsi come segno di questa patologia la montata lattea intorno al quinto o al sesto mese.