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sorgente settembreLa raccolta delle cellule staminali del cordone ombelicale e la loro conservazione rappresenta una scelta importante per la coppia in attesa di un figlio.

La decisione di conservare le staminali cordonali deve essere effettuata in maniera informata e consapevole, dopo aver valutato attentamente tutte le informazioni utili per scegliere la struttura a cui affidare questo prezioso patrimonio biologico.

Ma cosa succede dopo aver preso la decisione di conservare le cellule staminali cordonali, dopo aver scelto la struttura e firmato il contratto?

Cosa dovranno fare mamma e papà al momento della nascita?

La procedura è molto semplice ma occorre conoscerla.

Innanzitutto, prima di firmare un contratto per la conservazione del sangue cordonale, è sempre bene verificare gli standard di qualità che la biobanca offre (un buon indice di qualità è che la banca sia certificata GMP, principale certificazione di qualità a livello internazionale) e anche valutare che tipo di assicurazione la compagnia garantisca in caso di chiusura o problemi finanziari.

Dopo la firma del contratto, mamma e papà dovranno richiedere il nulla osta all'esportazione delle cellule staminali: per farlo è necessario compilare i moduli forniti alla famiglia dalla direzione sanitaria dell'ospedale in cui avverrà il parto.

Nel frattempo la biobanca invierà ai genitori il kit di raccolta delle staminali, contenente tutti gli strumenti che serviranno al personale ostetrico per prelevare e confezionare correttamente il campione per il suo viaggio verso la biobanca. All’interno del contenitore per il trasporto del campione sarà presente un dispositivo elettronico per il controllo e la registrazione della temperatura interna che permetterà di monitorare continuamente le condizioni del campione al suo interno.

Le migliori banche del cordone forniscono un’ulteriore servizio a genitori: viene solitamente affiancato un tutor personale sempre a disposizione, che potrà rispondere a qualsiasi curiosità in ogni momento.

Arrivato il gran giorno del parto, il papà dovrà ricordarsi di portare in ospedale il kit per il prelievo. Dopo la nascita del bambino il personale medico preleverà dal cordone ombelicale il sangue in esso contenuto, ricco in staminali.

A questo punto è necessario effettuare una semplice chiamata alla biobanca, che si occuperà del ritiro e della spedizione del campione. Un corriere arriverà infatti direttamente nella stanza della mamma in ospedale, per inviare il campione di sangue al laboratorio della biobanca. Qui, verrà sottoposto alle analisi per verificare il volume raccolto, il numero e la vitalità delle cellule. Una volta superate le analisi, il sangue cordonale viene preparato per la crioconservazione. Mamma e papà riceveranno il certificato di crioconservazione che attesta che il campione ha superato gli standard di qualità ed è stato conservato negli speciali contenitori (biocontainers) al cui interno la temperatura raggiunge i -196°C. Le cellule staminali potranno essere crioconservate per molti anni e, in caso di necessità per il bambino o per la famiglia, sarà possibile “scongelare” il campione per utilizzarlo in trattamenti terapeutici, come regolamentato dal decreto legislativo 18 novembre 2009 del Ministero della Salute.

Per maggiori informazioni sulla conservazione delle staminali cordonali visita www.sorgente.com