Uno dei temi fondamentali che spesso emerge dalle realtà sanitarie sono le discrepanze tra teoria e pratica, tra quello che dovrebbe essere ma che in realtà è.

Servizi con determinati standard qualitativi, ma perchè no, anche quantitativi non pervenuti che rimangono utopie o isole felici per poche realtà e miraggi per i più.

L'anlisi delle risorse organiche per i servizi sanitari ha constatato da anni la sua miseria ed è ormai cronica nella stragrande realtà sanitaria nazionale.

L'elevato livello specialistico, in questo caso la figura infermieristica, figlio di un percorso formativo completo e complesso, ammirato da molti altri paesi Europei, si frantuma non solo sulla pochezza di risorse umane impiegate sul campo ma su quella strutturale e tecnologica. La proposta di innovazione che  mira ad arginare anche quello di risorse umane sembra essere preso in scarsa considerazione dalle aziende sanitarie.

Il quadro che ne emerge può essere considerato ancora più grave in quelle situazioni ambientali in cui le risorse professionali ricevono un trattamento volto a sminuire la propria preparazione e professione, in una logica taylorista, che mira alla quantità, delineando "operai sanitari" e non professionisti.

Il progetto della cartella clinica informatizzata è finalizzato ad attuare non solo piani di innovazione ma in modo particolare ad una logica di efficacia ed efficienza che ormai non può essere più rimandata.

Di seguito il progetto formativo eseguito presso l'Università degli Studi dell'Aquila: "Conoscere, gestire la cartella clinica informatizzata corso
teorico-pratico".

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