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Avere un bel sorriso da anziani deve essere un obiettivo: non soltanto per una questione estetica, ma soprattutto di salute. Chi ha problemi dentali, infatti, ha anche un rischio più elevato di sviluppare altre malattie: dalla depressione al declino cognitivo, dal diabete all’infarto del miocardio. Il monito è giunto dall’ultimo congresso internazionale della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SidP). La causa principale della perdita dei denti è la parodontite , che diventa man mano più frequente con l’avanzare dell’età: al punto da riguardare due su tre degli over 65.

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Poca prevenzione per via dei costi troppo alti

La prevenzione, però, è possibile e nemmeno troppo difficile. Avvisano gli esperti: basterebbe seguire un protocollo adeguato di igiene dentale, a casa e dal medico. Da qui l’idea di proporre la figura del «dental coach», una sintesi equilibrata tra l’igienista dentale e l’odontoiatra, per dare all’anziano un punto di riferimento per le indicazioni sulla corretta igiene dentale.

«Sono circa otto milioni gli anziani che sfuggono ai controlli di routine dal dentista, soprattutto per motivi di costi: in parte perché le cure odontoiatriche nel nostro Paese sono quasi completamente appannaggio del settore privato, in parte per la contrazione di redditi e pensioni a causa della crisi», osserva Claudio Gatti, presidente della SIdP.

La metà degli anziani spende meno di trecento euro l’anno per le cure odontoiatriche. E se si calcola che il 46 per cento dei pazienti over 65 è costretto a ricorrere a una protesi, con una spesa superiore a mille euro, si capisce perché siano pochi i fondi che rimangono disponibili per l’igiene dentale.

Visite regolari dal dentista e dall’igienista dentale risulterebbero meno costose di un intervento per parodontite che si rende necessario quando l’anziano, non prendendosi cura a dovere della propria bocca, va incontro a un’infiammazione grave e alla perdita di denti. «Almeno otto milioni di anziani non si sottopongono a controlli regolari, così ogni anno in Italia si spende oltre un miliardo di euro per cure dentali - prosegue Gatti -. Il dentista e l’igienista dentale devono diventare i tutor per la salute della bocca, per le persone di tutte le età e in particolare per gli anziani. L’invecchiamento porta a un’alterazione strutturale dei tessuti gengivali. Ma l’età da sola non è un vero fattore di rischio per la parodontite, perché una corretta igiene potrebbe scongiurarla».

Mantenere un bel sorriso è una questione di salute

Il biofilm, ovvero la placca batterica che si deposita sui denti, nell’anziano si modifica. Questo però non impedisce di arrivare a un sufficiente controllo per tenere sotto controllo il rischio di parodontite. «Semplificare le manovre igieniche, dare piccoli suggerimenti per ridurre il rischio di infiammazione gengivale e considerare e curare le patologie croniche eventualmente presenti può aiutare ogni anziano a prevenire la parodontite e a gestirla al meglio, in caso si sia manifestata e sia stata necessaria una terapia», prosegue lo specialista. Variegata è la lista dei consigli. La pulizia dei denti accurata e personalizzata resta un cardine della prevenzione, soprattutto negli anziani e in chi ha le gengive già infiammate: lavare i denti per 4-5 minuti ogni volta che si è mangiato o almeno due volte al giorno, usare lo spazzolino elettrico anziché quello manuale per ridurre la necessità di movimenti complessi e assicurarsi una miglior pulizia, preferire gli scovolini interdentali e utilizzare, quando necessario, solo su prescrizione del dentista un collutorio antiplacca. Ecco cosa vogliono insegnare i «dental coach» agli over 65. Mantenere un bel sorriso è una questione di salute, prima di tutto.

Twitter @fabioditodaro

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