Vaccini Antinfluenzali

I vaccini antinfluenzali sono un ottima prevenzione delle patologie che in genere si presentano nei mesi invernali. Vaccinarsi in autunno consente di passare un inverno con un rischio minimo di contrarre l'influenza. Ricordiamo come l'influenza sia una malattia provocata essenzialmente da virus che si trasmettono per via respiratoria; può manifestarsi a qualsiasi età ed i sintomi principali sono: febbre, mal di gola, mal di testa, dolori muscolari. In genere lo stato influenzale dura pochi giorni, ma possono verificarsi casi in cui in pazienti con patologie croniche possano subentrare delle seri complicanze, come polmoniti e problemi cardiaci che possono richiedere il ricovero in ospedale ed in alcuni casi avere un decorso infausto.

La vaccinazione è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia, la sua efficacia si presenta già due settimane dopo la somministrazione del vaccino, con una durata di circa due mesi.

E' stato riscontrato come le persone anziane o quelle con malattie croniche che si ammalino nonostante abbiano praticato il vaccino, hanno una riduzione della gravità della patologia di circa l'80%. I soggetti che sono più a rischio e per cui è indicata maggiormente la vaccinazione sono; le persone anziane dai 65 anni, bambini con più di sei mesi ed adulti affetti da particolari patologie come: malattie croniche dell'apparato respiratorio, cardio-circolatorio ed urinario, malattie del sangue, malattie del metabolismo ( diabete), malattie oncologiche , sindromi da malassorbimento intestinale, malattie congenite o acquisite che causano una diminuzione delle difese immunitarie, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici. Altri soggetti a rischio sono; il personale sanitario, donne in che si troveranno tra il 2° ed il 3° trimestre di gravidanza, persone ricoverate per lunghi periodi in strutture lungodegenti. Soggetti a rischio sono anche gli addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (asili nido, scuole di infanzia ecc.) personale che per motivi di lavoro è a contato con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

Al contrario la vaccinazione non è indicata; nelle persone allergiche alle proteine dell'uovo, e nei soggetti che abbiano mostrato problemi neurologici o reazioni allergiche importanti dopo una precedente vaccinazione. La vaccinazione viene rimandata in presenza di febbre o patologie gravi. Il vaccino viene somministrato attraverso un iniezione muscolare preferibilmente nella parte superiore del braccio nel muscolo deltoide. Il momento in cui vaccinarsi in genere è indicato nei periodi che vanno dai primi di ottobre sino a fine dicembre, in quanto i virus influenzali sono maggiormente attivi tra la fine di dicembre e la fine di febbraio.