Oltre 6.500 sono i nuovi casi di cancro l'anno che potremmo evitare, perché riconducibili all'infezione da Papilloma Virus Umano (o Hpv). Al papilloma virus umano sono dovuti il 4,5% di tutti i tumori, 1 su 20 a livello mondiale. La trasmissione è prevalentemente per via sessuale e ad essere colpite soprattutto le donne. La prevenzione si può fare: attraverso la vaccinazione degli adolescenti e lo screening nelle donne con il test hpv invece del pap test.

Il Papilloma virus umano è praticamente la causa di tutti i tumori alla cervice uterina, che è il secondo tumore più comune nelle donne tra 15 e 44 anni dopo il tumore al seno e cause 440 decessi l’anno, e causa anche altri tumori urogenitali come quelli ad ano, vagina, vulva, pene, ma anche per alcuni tumori della testa e del collo negli uomini e nelle donne.

VACCINAZIONE CONTRO HPV
Esistono oltre duecento tipi differenti di Hpv e almeno 13 vengono classificati come tipi ad alto rischio (HR, high risk). Il vaccino previene l'infezione da parte dei virus del papilloma responsabili della maggior parte di questi tumori. In Italia, la vaccinazione anti-HPV è offerta attivamente e gratuitamente a femmine e maschi al compimento degli 11 anni, per garantire la massima protezione da tutte le patologie HPV-correlate direttamente prevenibili con la vaccinazione stessa. È opportuna anche la vaccinazione delle donne di 25 anni di età, utilizzando per l’occasione l’appuntamento con il primo PAP test. Infine, in alcune regioni italiane la vaccinazione è offerta in gratuità a soggetti con lesioni precancerose da HPV; in altre, alle donne trattate per tali lesioni. La vaccinazione contro l’hpv è una delle dodici raccomandazioni del Codice Europeo Contro il cancro. Secondo i dati ufficiali, nel nostro paese la copertura vaccinale è bassa: pari al 64.4% nelle ragazze, per la prima dose, e al 49.9%, per il ciclo completo; nei ragazzi invece la percentuale risulta ancora più bassa, pari al 21,8% contro il 15,4% del ciclo completo.

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ELIMINARE IL CANCRO CERVICALE SI PUÒ
Grazie ai programmi di screening e alla vaccinazione per l'Hpv. L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che le ragazze vengano vaccinate con 2 dosi di vaccino prima dei 15 anni e 3 dosi dopo i 15 anni. L'Australia sarà il primo paese al mondo ad aver debellato il tumore della cervice. Questo avverrà grazie ha un programma di screening sui tumori cervicali lanciato nel 1991 e l’introduzione nel 2013 della vaccinazione di entrambi i sessi, con un tasso di copertura che ha raggiunto il 79% per le ragazze e il 73% per i ragazzi.

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Anche i paesi nordici hanno già iniziato a vaccinare i ragazzi: oltre a ridurre la diffusione del virus tra le ragazze, ciò li protegge dalle forme tumorali legate al virus. Poi, il Regno Unto: la decisione britannica di estendere il programma di vaccinazione HPV ai ragazzi potrebbe prevenire oltre 100.000 tumori in tutto il Regno Unito entro il 2058.

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TUMORI TESTA COLLO

Le infezioni da tipi cancerogeni di Papilloma virus umano (HPV), soprattutto HPV- 16, sono un fattore di rischio per alcuni tipi di tumori della testa e del collo, in particolare i tumori dell’orofaringe che coinvolgono le tonsille o la base della lingua. Si stima che, ogni anno, circa 45.000 nuovi casi di tumore del collo e della testa in tutto il mondo possono essere attribuiti all’infezione da HPV. Come si legge nel sito della Make Sense Campaign, lanciata dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica per sensibilizzare su queti tumori, «L’incidenza di tumori della testa e del collo correlati all’HPV sta aumentando velocemente in tutto il mondo. I pazienti con tumore della testa e del collo correlato all’HPV sono generalmente più giovani, in buona salute, e possono anche non presentare una tipica anamnesi di abuso di tabacco e/o di alcool». Solo tra qualche anno, quando la vaccinazione anti-papilloma riuscirà a contrastare l’effetto di crescita, i casi HPV correlati diminuiranno.

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LA CAMPAGNA
«I numerosi Papillomavirus costituiscano una minaccia per tutta la popolazione fin da quando inizia l’attività sessuale. Disponiamo di molteplici evidenze scientifiche che indicano come la giovane età ed il numero dei partner sessuali rappresentino una condizione di rischio per contrarre l’infezione. Da tali evidenze ne consegue la strategia di prevenzione attraverso la vaccinazione che ha come target primario gli adolescenti di entrambi i sessi al dodicesimo anno di età - commenta Giancarlo Icardi, professore di Igiene presso l’Università di Genova in occasione della presentazione di una nuova campagna Social di Msd “Il Papillomavirus non sceglie, tu sì”, in corso di approvazione al Ministero della Salute - L’attuale Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale raccomanda inoltre l’offerta della vaccinazione anti-papillomavirus ad una coorte supplementare di adolescenti di sesso femminile. Considerate le modalità di trasmissione è intuitivo come una strategia multi-coorte favorisca una più rapida riduzione della circolazione di HPV nella popolazione consentendo di raggiungere l’obiettivo finale di riduzione del numero di lesioni pre-cancerose e, nel lungo termine, dei cancri dell’utero e dell’area ano-genitale».