L’amenorrea è un disturbo di cui si parla sempre più spesso tra le giovani nell’arco di età tra i 16 ed i 25 anni. L’irregolarità del ciclo mestruale nelle adolescenti è comune. Il ciclo si regolarizza nell’arco di un paio d’anni a partire dalla prima mestruazione, il menarca. Meno comune, ma non eccezionale, è la scomparsa del ciclo dopo qualche anno. C’è chi sostiene che sia un fenomeno in aumento e chi invece lo imputa ad una diagnosi del fenomeno più diffusa.

«Che ci siano più casi, è ancora incerto. Sicuramente è aumentata la diagnostica, le ragazze parlano di più e sono più sorvegliate rispetto alle generazioni precedenti. Purtroppo la salute delle donne è generalmente guardata in modo diverso e il dato non veniva semplicemente considerato. Ora c’è piu’ attenzione» commenta Anna Maria Fulghesu, esperta in endocrinologia ginecologica e presidente della Società Italiana di Ginecologia dell'Infanzia e dell'Adolescenza.

Negli ultimi anni, secondo gli esperti della Società internazionale di ginecologia e endocrinologica, almeno il 15% delle adolescenti soffre di amenorrea prolungata - l'assenza di mestruazioni superiore ai tre mesi. Oltre all’eccesso di attività fisica e alle diete drastiche con eccessivo dimagrimento e disturbi alimentari psicogeni, un peso notevole lo ha anche lo stress scatenato dalla pressione sociale che richiede prestazioni elevate in vari ambiti, a partire dalla scuola. L’amenorrea, se contenuta nel tempo non è preoccupante ma non va sottovalutata. Va affrontata con il ginecologo perché se supera io due anni potrebbe causare problemi di fertilità, ma soprattutto potrebbe nascondere altri problemi.-

«Non avere più il ciclo nelle adolescenti è più che altro un sintomo. Infatti, la causa principale di amenorrea è costituita da problemi nutrizionali. Se si verifica una condizione di introito calorico troppo basso a fronte di una spesa energetica, l’organismo va in risparmio. Questo si è visto storicamente in momenti in cui la società attraversava momenti difficili, con migrazioni, carestie e guerre; periodi critici in cui biologicamente non aveva senso avere una gravidanza. La sospensione del ciclo mestruale diventa quindi una contraccezione naturale” spiega Fulghesu.

Il ciclo mestruale è determinato dall’interazione ritmica di tre importanti strutture dell’organismo: l’ipotalamo, che secerne il fattore di rilascio delle gonadotropine; l’ipofisi, che secerne le gonadotropine; e l’ovaio, che ha due funzioni principali, la produzione di ormoni, in particolare l’estradiolo e il progesterone, e la maturazione degli ovociti. Per tutta la durata del ciclo mestruale anche l’utero è sottoposto a cambiamenti in risposta alle variazioni delle concentrazioni nel sangue degli estrogeni e del progesterone. In particolare gli estrogeni e il progesterone determinano a livello dell’endometrio la fase proliferativa, la fase secretiva ed infine la disgregazione, il cui risultato è il flusso mestruale.

È normale che le adolescenti abbiano periodi irregolari nei primi due anni dopo il loro primo ciclo, che si chiama menarca. In questo periodo, la parte del cervello che aiuta a regolare le mestruazioni sta ancora maturando e di conseguenza sono frequenti gli sbalzi ormonali. Dopo la prima fase di irregolarità, la maggior parte delle adolescenti ha periodi regolari. Tuttavia, c'è molta variazione. Alcune ragazze hanno periodi regolari da subito, altre devono aspettare qualche anno in più.

«Ci possono essere problemi genuinamente ormonali come l’iperandrogenismo, in cui si verifica una produzione di ormoni sessuali maschili in eccesso. E che colpisce intorno al 5-7% le adolescenti. Tuttavia, la principale causa di blocco ipotalamico riscontrata nella pratica clinica sono le diete autogestite fortemente restrittive come l’anoressia con una incidenza dello 0,3-3%, e come l’ortoressia con il 7-25%, dove si sta attenti in maniera selettiva alla quantità e alla qualità. L’ambiente sollecita e asseconda, e non a favore di un atteggiamento salutare. C’è l’ambizione di ottenere corpi sottili che rappresentano un ideale di bellezza. Per cui le adolescenti hanno una grossa difficoltà accettare un corpo più morbido. Poi, fatica e stress possono portare ad amenorrea. Abbiamo spesso denunciato che la pratica esasperata di discipline sportive, a cui si aggiungono atteggiamenti ortodossi e privativi da parte degli allenatori, puo’ essere deleteria sulla fisiologia delle adolescenti in crescita» racconta Fulghesu.

E’ importante capire che l’amenorrea è la conseguenza di un processo biologico – il blocco dell’ipotalamo, con conseguente cessazione della produzione ovarica di estrogeni e progesterone – i cui effetti sull’organismo, se duraturi, possono essere molto gravi.

Alcuni episodi di sofferenza psichica possono contribuire a bloccare l’ipotalamo e, di conseguenza, la normale attività ovarica. La conseguenze della carenza estrogenica, di cui l’amenorrea è un segnale clinico, sono la sofferenza dell’osso, sino all’osteoporosi. E anche qualora l’ipotalamo riprenda la propria normale attività, i danni alla materia grigia del nostro cervello possono essere irreversibili.