Oltre all’attività antiossidante, utile in una patologia in cui è dimostrato il ruolo dello stress ossidativo, l’acido lipoico ha anche un effetto di riduzione sulla glicemia nel sangue, quindi favorevole per il paziente affetto da diabete [Bartlett HE et al Ophthalmic Physiol Opt. 2008;28:503-23]. Tuttavia, i diabetici in terapia ipoglicemizzante, devono utilizzare acido lipoico solo sotto un adeguato controllo specialistico e monitorando costantemente i livelli di zuccheri nel sangue per non incorrere in episodi di ipoglicemia.
L’acido lipoico è contenuto soprattutto nelle cellule ricche di mitocondri, ovvero nelle cellule in cui le richieste energetiche sono elevate e di conseguenza la produzione di molecole ad attività ossidante è particolarmente rilevante. Una disfunzione mitocondriale porta inevitabilmente alla apoptosi delle cellule ad alta richiesta energetica, come lo sono le cellule ganglionari retiniche e i fotorecettori. Pertanto, l’acido lipoico, in virtù delle sue proprietà antiossidanti, legate soprattutto alla capacità di ricostituire le riserve di GSH, può trovare utilità nel trattamento del glaucoma, come complemento alla terapia ipotonizzante [Osborne NN et al, Prog Brain Res. 2008;173:339-52] e nella DEGENERAZIONE MACULARE SENILE.
Piccolo ripasso di chimica organica:
il carbonio presente è un centro chirale (in quanto ibridato sp3 e legato ad atomi diversi tra loro). La presenza di centri chirale (o centri di asimmetria) comporta l'esistenza di 2n enantiomeri (composti, uno l'immagine speculare non sovrapponibile dell'altro, che differiscono soltanto per il potere ottico rotatorio). Dato che n è il numero di centri chirali in questo caso esisteranno soltanto 21=2 enantiomeri. Uno di questi ha configurazione R, l'altro S.
•Generalmente soltanto uno dei due enantiomeri è in grado di reagire con i recettori biologici ed espletare la funzione desiderata.
•Nel caso dell'acido lipoico la forma naturale biologicamente attiva è quella R. L'acido lipoico sintetico (detto anche acido alfalipoico) è invece una miscela della forma R ed S (racemo). Non tutti i farmaci o integratori alimentari con centri di asimmetria possono essere venduti nella forma racemica, dato che in alcuni casi l'enantiomero che non ha interesse farmacologico ha effetti negativi per l'organismo (le persone con qualche anno in più ricorderanno il caso della talidomide e dei bambini focomelici).
•Le proprietà antiossidanti dell'acido lipoico sono dovute alla presenza del ponte di solfuro che si comporta da accettore di elettroni.
Le due forme con cui l'acido lipoico esiste in natura ossidata e ridotta . Queste due forme sono facilmente interconvertibili tramite reazioni di ossidoriduzione.
L’acido lipoico è contenuto soprattutto nelle cellule ricche di mitocondri, ovvero nelle cellule in cui le richieste energetiche sono elevate e di conseguenza la produzione di molecole ad attività ossidante è particolarmente rilevante. Una disfunzione mitocondriale porta inevitabilmente alla apoptosi delle cellule ad alta richiesta energetica, come lo sono le cellule ganglionari retiniche e i fotorecettori. Pertanto, l’acido lipoico, in virtù delle sue proprietà, legate soprattutto alla capacità di ricostituire le riserve di GSH, può trovare utilità nel trattamento del glaucoma, come complemento alla terapia ipotonizzante [Osborne NN et al, Prog Brain Res. 2008;173:339-52] e nella degenerazione maculare senile,MA SOPRATTUTTO IN TUTTE LE SOFFERENZE EPIRETINICHE CHE NON CREANDO PIU' LA FORZA BIOELETTRICA COESIVA TRA EPIRETINA E VITREO POSSONO PORTARE AL DISTACCO POSTERIORE DI VITREO ed alle miodesopsie!!
Agendo sul metabolismo del glucosio ,variando i gradienti di pompa transionica non c'è bisogno di vasi per farlo arrivare nel vitreo!!!Aumenta il gradiente ionico transvitreale e contempore funge da vettore delle sostanze che insieme hanno capacità biomolecolare di essere trasportante all'interno della compagine vitreale con requisiti di matrice fibrillare tropocollagene-like!!
Il viraggio del ciclo di Krebs,l'aumento dei legami glucosidici nell'umore acqueo in senso iperosmolare fanno virare il gradiente osmotico di pompa ionica transvitreale con la penetrazione intravitreale.
E ovvio, da quanto detto finora, che le proprietà dell’acido lipoico possono risultare utili anche nella prevenzione (non nel trattamento!) della cataratta senile. Dato che la molecola possiede caratteristiche chimicofisiche per penetrare attraverso la cornea, ed arrivare alla superficie lenticolare dove con il solito meccanismo transcapsulare penetrare al suo interno,per la prevenzione della cataratta, l’acido lipoico potrebbe essere somministrato anche per via topica oculare oltre che sistemica.
Il DISTACCO DI VITREO NON E' MAI TOTALE(!!!!!!!!!!!) E QUINDI ESISTE SEMPRE IL LEGAME DI INTERFACCIA VITREORETINICA IN GRAN PARTE DELLA RIMANENZA NON STACCATA E COMUNQUE ,NON L'APPORTO VASCOLARE(!!!!!!!!)MA L'APPORTO TRANSPOMPA IONICA CON GRADIENTE TRANSVITREALE E' LA VIA MASTREA DI QUESTO FAMIGERATO ACIDO LIPOICO,INSIEME VETTORE E PRINCIPIO ATTIVO!!
L'acido lipoico insieme all'estratto di ananas comodus(bromelina,antinfiammatorio)ed alla rosa canina,ma soprattutto il sodio ialunorato(componente fondamentale del vitreo)ed i sali di potassio e magnesio necessari per la tonicità ed integrità del gel vitreale(che hanno un'azione sinergica con l'acido alfa lipoico che funziona come più volte spiegato anche come vettore ),sono,visti i loro presupposti,utili nelle miodesopsie,NON CERTO NELLA LORO SCOPARSA, ma essenzialmente nel reintegro delle lacune perifloaters e nella riorganizzazione del vitreo e quindi nell'impedire la progressione che si mette in moto nei floater a volte con meccanismo autoriperpetuantesi.