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sifilide-lue-laboratorio

Come malattia sessualmente trasmissibile tratteremo la sifilide detta anche lue, patologia infettiva sistemica della specie umana causata dal Treponema pallidum.

La via di trasmissione principale è per via sessuale o per via transplacentare da donna gestante al suo feto.

Il decorso è di tipo cronico ed è caratterizzato da lesioni e sintomi a carico della cute, del sangue degli organi interni . La sequenza che si sussegue, in merito a questo tipo di patologia può essere contraddistinto in tre periodi: primario , dovuto all'insieme dei fenomeni locali determinati dall' insediamento dei germi nell'organismo; secondario il quale è caratterizzato dalla diffusione del Treponema attraverso il sangue in tutti gli organi che a sua volta si manifesta con esantemi ; terziario in cui si ha la possibilità di sviluppo del processo morboso in diversi distretti.

La Sifilide Primaria ha un periodo di incubazione asintomatico di circa tre settimane in cui si ha la formazione di un piccolo nodulo detto sifiloma primario in modo quasi simultaneo compare adenopatia satellite, con ingrossamento delle linfoghiandole regionali, questa condizione persiste per diverso tempo. In questo caso anche se non si esegue alcun tipo di terapia il sifiloma scompare dopo circa un mese, il periodo primario ha una durata che si attesta intorno ad i cinquanta settanta giorni. La fase secondaria si manifesta in quei casi in cui non si attuano cure, con la manifestazione di micropoliadenite generalizzata principalmente nelle zone retro e preauricolari , cervicale, epitrocleari, sottomandibolari, mammarie, ascellari, inguinali con alterazioni della cute e della mucosa detti sifilodermi che caratterizzano questa patologia. Nella fase secondaria in mancanza di cure ha una durata che varia dai due ad i quattro anni, con esiti di reazione sierologici positivi.

Se non si attuano le cure, dopo un periodo prolungato di latenza della malattia che può durare anche anni senza che compaiano segni clinici, si arriva alla sifilide terziaria. Questa fase della patologia da manifestazioni circoscritte, caratterizzate dal fatto di essere raggruppate ed a lenta evoluzione distruttive a carico dei tegumenti e di tutti gli organi, oltre alle lesioni a carico della cute possono essere colpiti l'apparato scheletrico, l'occhio spesso con interessamento del nervo ottico, l'orecchio, l'apparato digerente, la lingua, ma l'apparato cardiovascolare ed il sistema nervoso restano i più colpiti. Per quanto riguarda la sifilide in gravidanza può determinare; l'aborto di solito al quinto mese o parto prematuro con feto morto e macerato, neonato vivo ma non vitale, o parto a termine con manifestazioni sifilitiche precoci o tardive.

La diagnosi per questo tipo di patologia viene fatta con l'esame clinico e con indagini di laboratorio. La prognosi è favorevole tanto più sono precoci le cure, che in questo caso sono di tipo farmacologico.