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test prenatali screeningA cura di Ufficio Stampa Sorgente Genetica

La gravidanza porta con sé grandi cambiamenti che hanno impatto sul corpo e sulla mente della donna. È importante che la gestante li conosca e che presti attenzioni a questi cambiamenti per prevenire e individuare eventuali problemi. Il percorso di screening prenatale prevede che la gestante si sottoponga a visite mediche regolari e a test prenatali di screeningche sono utili per tutelare la salute della mamma e del futuro nascituro.
Il percorso di screening prenatale prevede che vengano svolti degli esami del sangue per rilevare l’eventuale presenza di infezioni oltre che per stabilire se la gestante sia o meno immune a malattie come la rosolia o la toxoplasmosi. Queste malattie infatti sono solitamente innocue ma, se contratte durante la gestazione, possono compromettere lo sviluppo del feto portando a conseguenze anche molto gravi¹.
Nello specifico la toxoplasmosi è una malattia infettiva causata dal parassita Toxoplasma Gondii, ospitato da gatti e felini².
Se la toxoplasmosi viene contratta durante la gravidanza c’è il rischio che trasmetta l’infezione al feto. La frequenza di contagio aumenta con il progredire della gravidanza ma la gravità dell’infezione è maggiore quando avviene precocemente e ci sono solitamente più danni al feto ³, ⁴.
L’infezione avviene solitamente entrando in contatto con le feci dei gatti o consumando carne cruda o poco cotta.
Quali sono le misure preventive che si possono adottare per ridurre il rischio di contrarre la toxoplasmosi?

Innanzitutto è bene lavare molto accuratamente frutta e verdura (anche le insalate preconfezionate e prelavate). Una buona abitudine è quella di lavarsi le mani molto accuratamente prima della preparazione e del consumo degli alimenti. In gravidanza sono da evitare carne e pesce crudi o poco cotti e insaccati ed è bene assicurarsi che carne e pesce siano cotti bene. Di recente uno studio europeo ha rivelato che la fonte di contagio principale sono proprio gli alimenti crudi o poco cotti ⁵. Per una donna incinta sarebbe preferibile non entrare in contatto con del terreno che può essere contaminato da feci di gatto. Nell’eventualità è consigliato indossare dei guanti protettivi e lavare molto bene le mani.
Attuando una strategia di prevenzione è possibile evitare la toxoplasmosi. Inoltre, sottoporsi a controlli medici e ad esami del sangue che fanno parte del percorso di screening prenatale, è vivamente consigliato a tutte le donne in dolce attesa per verificare l’immunità a questa e altre malattie.
È possibile conoscere lo stato di salute del feto già a partire dalla 10a settimana di gravidanza con il test del DNA fetale, un esame di screening prenatale non invasivo ad alta affidabilità (99,9%) che rileva le trisomie cromosomiche e le principali microdelezioni.

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Fonti:
1. Principi di malattie infettive – a cura di L. Calza; pag. 207
2. Medicina dell'età prenatale: Prevenzione, diagnosi e terapia dei difetti congeniti e delle principali patologie gravidiche - Di Antonio L. Borrelli, Domenico Arduini, Antonio Cardone, Valerio Ventrut; pag. 294
3. Enciclopedia medica italiana, Volume 10; Uses Edizioni Scientifiche – Firenze; pag. 397
4. Gravidanza fisiologica, linea guida 20 – a cura del Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, CeVEAS
5. Cook AJ, Gilbert RE et al. Sources of Toxoplasma infection in pregnant women: European multicentre case-control study. BMJ 2000; 321:142-7.